La Val di Fassa si trova in Trentino Alto Adige e qui ti propongo un itinerario di tre giorni in camper per percorrere il Gruppo del Catinaccio: cosa fare e dove parcheggiare.
Una precisazione: sono stati solo tre giorni perchè il meteo non è stato a mio favore. In Val di Fassa mi ero studiata un itinerario articolato: partendo da Vigo di Fassa, verso Selva di Val Gardena per poi scendere verso Alpi di Siusi. Tuttavia la pioggia mi ha fatto scoprire che i miei oblò non erano in buono stato e ho quindi dovuto interrompere la mia esplorazione.
Ne è valsa comunque davvero la pena, poter percorrere questa immensità. Che poi, scendendo dal Lago di Fedaia, ho subito preso nota del punto di partenza per altri nuovi itinerari. Ma partiamo dall’inizio.
La gita in camper che ti porto ha una durata di 3 giorni: puoi salire dal Passo San Pellegrino e poi proseguire verso Selva di Val Gardena o la Marmolada.

Il percorso in camper in Val di Fassa
Sono arrivata dal Passo San Pellegrino, scendendo a Moena, passando prima per Falcade e quindi nel confine tra Veneto e Trentino Alto Adige.
Ho deciso di dormire al Passo e scendere il giorno successivo per l’escursione.
Partenza da | Passo San Pellegrino |
I luoghi nel percorso | Vigo di Fassa Campitello di Fassa |
Perchè andare in camper in Val di Fassa
Sarebbe più semplice scriverti il perchè non andare, visto che di motivi ne avrei gran pochi, per meglio dire, nessuno. Se non forse, pochi parcheggi per camper e solo pressoché campeggi.
Voglio comunque mantenere l’impegno di segnalarti, in ogni itinerario, il perchè te lo suggerisco. E quindi, ti consiglio l’itinerario se:
- Vuoi sperimentare il concetto di immensità, perchè qui, ovunque guardi, il panorama è così;
- Preferisci i sentieri in cui puoi dimenticare di guardare la traccia perchè tanto “tutti stanno andando al Rifugio Re Alberto I“;
- Non serve nemmeno che ti sposti per salire su sentieri diversi;
Cosa fare in Val di Fassa in camper
1) Escursione alle Torri del Vajolet da Vigo di Fassa
Il sentiero è immensamente panoramico e incontra diversi rifugi in cui puoi scegliere di fermarti, ammirare, decidere di proseguire o stare e rientrare. Puoi partire come me da Vigo di Fassa oppure salire con la seggiovia e come punto di partenza per l’escursione optare per Ciampedie.

Il primo Rifugio che troverai è il Rifugio Stella Alpina per poi salire seguendo il flusso di escursionisti fino al Rifugio Vajolet.


Raggiunto il Rifugio Vajolet puoi scegliere di fermarti oppure proseguire verso Rifugio Re Alberto I per contemplare le meravigliose Torri del Vajolet.




Raggiunto il Rifugio Re Alberto, puoi scegliere di tornare indietro per lo stesso percorso escursionistico o spingerti ancora un pò in avanti verso Rifugio Passo Santner.


In alternativa, o in aggiunta come ho fatto io, raggiunto il Rifugio Vajolet puoi arrivare al Rifugio Passo Principe, salire al Passo Antermoia (e volendo scendere per 500 mt sino al Lago di Antermoia).


📝 INFORMAZIONI DI BASE
Lunghezza del percorso: 26,24 km
Dislivello: 2.100 mt
Per scaricare la traccia GPX: qui

Dove parcheggiare il camper per l’escursione
L’unico parcheggio che ho visto ammesso, è quello a pagamento. Gli altri parcheggi del paese sono vietati ai camper. Io l’ho messo qui.
2) Escursione al Lago Antermoia da Campitello di Fassa
Ho deciso di immergermi nella Val Duron, perchè avevo letto essere una delle più belle delle Dolomiti e ne ho avuto la conferma. Certamente con un cielo azzurro le immagini sarebbero state più limpide, ma è già stato un gran privilegio non essere sotto un temporale e aver goduto dell’aria frizzante.

Io sono partita da Campitello di Fassa ma tu puoi accorciare salendo su un pulmino che ti accompagnerà al Rifugio Micheluzzi.



Raggiunto il Rifugio Micheluzzi e attraversata in escursione la Val Duron, troverai un bivio che ti indicherà il sentiero per raggiungere il Lago ed il Rifugio Antermoia, oltre che diversi altri luoghi.



Attorno al Lago di Antermoia ruotano varie leggende. La più triste ma inflazionata è quella che racconta di una ragazza che per il dolore dalla separazione dal suo innamorato avrebbe pianto così tanto da creare il lago.

Un’altra più articolata, perlomeno perchè da un nome al protagonista è la leggenda di Oswald von Wolkenstein in cui questo sarebbe stato colpito da un incantesimo che gli avrebbe causato l’impossibilità di suonare. L’incantesimo si spezza quando vede il lavoro formarsi ai piedi della sua amata.
La mia preferita invece, visti i personaggi, è quella che narra di streghe che si radunano attorno al lago durante il plenilunio di luglio per cantare e danzare.
Ecco come mi immagino le streghe che danzano attorno al lago di Antermoia.

📝 INFORMAZIONI DI BASE
Lunghezza del percorso: 20,24 km
Dislivello: 1.200 mt
Per scaricare la traccia GPX: qui
Dove parcheggiare il camper per L’ESCURSIONE ALLA VAL DURON E LAGO ANTERMOIA
Ho parcheggiato il camper a Campitello di Fassa, in un parcheggio usato per le varie attività sportive (arrampicata, risalita, ecc). La parte dedicata per consuetudine ai camper è dietro allo stabilimento: l’area aperta per i camper si è riempita anche se era settembre. Ecco qui.
Storie interessanti in Val di Fassa
La leggenda del Re Laurino
Mi piacciono le storie, sopratutto quelle legate ai territori. Stavolta non ho potuto intervistare i locals e quindi mi sono documentata su qualche leggenda bella da raccontare.
Non so se lo sai ma le Dolomiti, all’alba e al tramonto si tingono di rosa. Perchè? Per via del Re Laurino.
In pratica il Re Laurino, re dei nani, era il governatore di un immenso giardino di rose sul Catinaccio e aveva armi magiche: una cintura che gli dava una forza pari a quella di 12 uomini e una cappa che lo rendeva invisibile.
Un giorno il re dell’Adige decise di spostare Similde, senza invitarlo. Re Laurino con i suoi poteri partecipa comunque al matrimonio ma li si innamora di Similde e decide di rapirla.
I guerrieri arruolati dal re combattono contro il Re Laurino che prima tenta di difendersi con la cintura e poi rendendosi invisibile. Purtroppo nessuno strumento può aiutarlo e quindi rivolgendosi verso il suo giardino delle rose lancia una maledizione: “nè di notte nè di giorno potranno più ammirarti”. Ma dimentica l’alba e il tramonto ed è per questo che le Dolomiti hanno questo colore rosato, dalle rose appunto, in questi periodi della giornata.
Nomade digitale in camper in Val di Fassa : cosa sapere
In Valle la connettività è buona quindi puoi stare tranquilla o sereno che il lavoro potrà accompagnarti: così puoi rimanere li per tutto il tempo che hai a disposizione per ammirare la zona.
Ho abitato in Val di Fassa
dal 06 all’08 settembre 2024.